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La cremazione

La cremazione è un rito alternativo alla tumulazione tradizionale e all’inumazione.

In Italia, più di un funerale su tre si conclude con la cremazione della persona defunta.

È innanzitutto una scelta etica, ma offre una serie di vantaggi:

È igienica

Evita il disfacimento del corpo e preserva la dignità della persona defunta.

È definitiva

Solleva i familiari da obblighi futuri, come esumazioni o traslazioni.

È ecologica

Limita l’estensione dei cimiteri e libera i terreni per altri impieghi.

È agevole

L’urna è facile da trasportare e può essere custodita in casa, tra gli affetti.

È economica

I costi di concessione di una celletta sono inferiori a quelli di un loculo.

 

Domande frequenti

La Chiesa lascia ai cattolici la libertà di scegliere. Ciò che raccomanda è che si mantenga la consuetudine di seppellire le ceneri dei defunti in un cimitero. La Chiesa considera la custodia delle ceneri in un luogo sacro un’opera di misericordia corporale, che favorisce il ricordo e la preghiera per i defunti da parte dei familiari e di tutta la comunità cristiana.

È la persona defunta che in vita dà il consenso alla cremazione. Lo fa esprimendo la volontà in un testamento olografo (scritto a mano), in una dichiarazione autografa o iscrivendosi a una Socrem, associazioni che conservano registri dedicati. In mancanza di una volontà manifesta, decide il coniuge o, in difetto, i parenti più prossimi che ne abbiano diritto.

In tutte le sale del commiato dei templi Mater è presente uno schermo dal quale è possibile assistere alle fasi iniziali del processo di cremazione. Tuttavia, non è un servizio offerto da tutte le strutture e dipende dalle politiche interne. È consigliabile informarsi in anticipo, contattando il tempio o la propria agenzia funebre di fiducia.

No, in nessun caso. Mater ha ideato un sistema di qualità che tutela l’identità e l’integrità delle ceneri: ogni volta che il processo di cremazione si conclude, i resti sono raccolti in un’urna con un nome e un codice univoco. Oltre che un atto deplorevole, in Italia mescolare le ceneri è un reato grave (“Vilipendio di cadavere”) punito con la reclusione.

Le ceneri sono raccolte in un’urna sigillata e consegnata a un familiare o a un operatore funebre indicato dalla famiglia. La Chiesa cattolica raccomanda di seppellirle in un cimitero o in un luogo sacro; in Italia, però, è consentita la custodia in casa o la loro dispersione, purché dichiarate e autorizzate. La dispersione delle ceneri può avvenire nei “Giardini della memoria” o in natura, come aree lontano dai centri abitati, fiumi, laghi e mari.

Una ricerca indipendente condotta dall’Università degli Studi di Udine ha dimostrato che la cremazione non è inquinante. Tra l’altro, gli impianti sono costruiti a debita distanza dai centri abitati e sono vincolati a eseguire una manutenzione severa e costante. In più, le persone defunte sono cremate all’interno delle bare usate per il trasporto, con le casse in legno naturale e verniciate ad acqua, così da non rilasciare sostanze tossiche.

 

 

 

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